E se fosse tutta colpa dell’intestino? Come riportare l’equilibrio dentro di te
E se fosse tutta colpa dell’intestino? Come riportare l’equilibrio dentro di te.
Origini, consigli, lista alimenti per un intestino regolare, felice e in salute.
Ho letto tanto ultimamente sull’intestino e la sua incredibile intelligenza ed era mio desiderio pubblicare quest’articolo: E se fosse tutta colpa dell’intestino? Come riportare l’equilibrio dentro di te.
L’intestino ha un’intelligenza propria a pari del cervello.
Da lui partono molte emozioni e sensazioni che possono interferire con la nostra salute psico-fisica in generale.
La prima volta che sentii parlare di prebiotici e probiotici è stata qualche mese fa appena, grazie alla mia amica collega e naturopata Elisabetta Sartini, fondatrice del blog LaFitness.
Le letture su geni e intestino, approfondite poi negli ultimi mesi mi hanno aperto un mondo.
E se fosse tutta colpa dell’intestino? Come riportare l’equilibrio dentro di te vuole essere un articolo che va ad approfondire il problema, va ad aumentare la conoscenza, e va a risolvere gli squilibri.
Speriamo, con quest’articolo di darvi informazioni che ignoravate e suggerimenti pratici, partendo dall’alimentazione, per riportare l’equilibrio nel vostro intestino e di conseguenza nella vostra vita.
Perché la felicità può dipendere davvero da un intestino sano, regolare e in equilibrio.
La parola ad Elisabetta Sartini naturopata e personal trainer…
Microbiota e obesità: cosa c’è di vero? Dove ha origine la nostra salute
Alla nascita il tratto digerente dei neonati è completamente sterile e viene colonizzato subito, al momento del parto, dai microrganismi con cui viene a contatto provenienti dal tratto riproduttivo della madre.
Successivamente i batteri provengono dall’allattamento, dall’ambiente, ed infine dai cibi che nel tempo ingerirà.
I bimbi che non sono allattati al seno avranno una “stabilizzazione” del microbiota più tardiva dei bambini allattati naturalmente.
Tornando al nostro Microbiota umano, cerchiamo di capire e conoscere bene questo “organo” tanto importante quanto discusso.
E’ l’insieme di microrganismi che si trovano nel tubo digerente. Ogni essere umano,come ha un Dna differente dagli altri,ha anche un microbiota diverso.
Questo organo è composto da centinaia di specie di microrganismi, che vivono in simbiosi, batteri aerobi (vivono in presenza di ossigeno) e batteri anaerobi (vivono in assenza di ossigeno), miceti (funghi e lieviti) e protozoi (organismi animali unicellulari.
Questa complessa e dinamica popolazione prende anche il nome di flora batterica.
A cosa serve il microbiota?
Nell’ecosistema intestinale molte di queste specie sono di vitale importanza per la nostra salute.
Sappiamo anche che sono distribuite in tutte le aree del nostro corpo: nella bocca, nel naso, nella faringe, nello stomaco, cute, intestino (tenue e crasso) uretra e area vaginale, le cui funzioni sono:
- Produzione di enzimi digestivi
- Sintesi di vitamine (vit K e del gruppo B)
- Produzione di acidi grassi a catena corta (utili alle cellule epiteliali del colon)
- Modulazione del sistema immunitario
- Barriera contro l’invasione di batteri patogeni
- Regolazione del transito intestinale
- Regolazione del ph gastrointestinale
Il giusto equilibrio (eubiosi) tra batteri è quindi alla base di una corretta funzionalità intestinale.
Ma i probiotici cosa sono?
Sono alcuni di questi microrganismi componenti la flora intestinale, “a favore della vita” cioè, se assunti sono capaci di migliorare il bilancio della flora.
Cos’è la disbiosi?
Abbiamo appena detto che l’equilibrio del piccolo e popolato mondo del microbiota si chiama eubiosi, lo sbilanciamento della flora intestinale si chiama disbiosi ed è causata da:
- Alimentazione scorretta con abuso di grassi, zuccheri e carne
- Pasti troppo abbondanti
- Alcolici
- Stile di vita irregolare, stress e mancanza di sonno
- Scarsa attività fisica
- Scarso apporto di fibre
- Deficit immunitari e infezioni
- Farmaci
- Inquinamento alimentare (conservanti, metalli..)
- Età avanzata
- Interventi chirurgici
Ovviamente tutto ciò è sempre soggettivo, ma solitamente quando si accusano: cattiva digestione, stanchezza, nervosismo e diminuzione delle difese immunitarie si può ricollegare ciò, alle cause appena citate, dunque potrebbe proprio essere un mancato equilibrio del nostro microbiota.
Obesità e Microbiota
Abbiamo detto che ogni individuo ha un suo microbiota, proprio come un suo dna.
Il genoma complessivo della sola flora batterica intestinale è quindi esponenzialmente più ricco di geni del genoma umano.
Solo l’1% viene trasmesso dai genitori, il restante 99% viene acquisito dall’ambiente circostante (attenzione! La genetica del Dna umano ha un 30% “d’importanza” sul nostro destino rispetto ad ambiente e alimentazione, qui si parla di “geni intestinali”).
Questo vuol farci intendere che tutto ciò che noi facciamo, ma soprattutto ingeriamo, influisce sul nostro corpo, sul nostro dna e lo influenza (modulazione genica).
Quello che transita nel nostro intestino è una massa di cibo, chili di cibo che non finiscono solamente nel water!
Ogni alimento transitando rilascia sostanze=molecole.
Queste molecole sono poi assorbite nel piccolo/grande mondo del microbiota che a sua volta le rilascerà nel sangue.
A seconda della qualità di cibi che mangiamo nutriremo ed arricchiremo il nostro corpo.
Ma quando l’equilibrio della flora viene a mancare? Quando “governano” i batteri cattivi?
Si è giunti a conclusioni importanti riguardo la connessione tra obesità e microbiota.
Esso può incidere sull’equilibrio nutrizionale metabolico dell’organismo modulando la capacità di estrarre energia dagli alimenti della dieta e interagendo con il metabolismo glico-lipidico.
I metaboliti rilasciati dalla fermentazione di polisaccaridi complessi della dieta possono:
- aumentare l’assorbimento di glucosio
- stimolare la litogenesi
- modificare la composizione in acidi grassi del tessuto adiposo e del fegato
- alterare la permeabilità della barriera mucosa intestinale
- alterare la risposta immunitaria
- contribuire ad uno stato infiammatorio cronico e insulino-resistenza
Questo è un percorso ancora complesso, che solo con la tipizzazione delle specie batteriche che colonizzano il tratto gastro-enterico e la conoscenza delle loro funzioni fisiopatologiche, sarà possibile definire più accuratamente un aspetto significativo in merito all’obesità.
Il benessere dell’intestino e la regolarità intestinale dipendono in gran parte dall’alimentazione.
Quali sono i cibi che aiutano la regolarità intestinale?
Per favorire la regolarità intestinale bisogna privilegiare un’alimentazione ricca di cereali integrali, frutta secca, frutta e verdura fresche, legumi.
Tutti gli alimenti appena citati sono ricchi di fibre ed è proprio questo il segreto di un intestino che funziona bene.
Inoltre, è importante bere molta acqua, solitamente circa due litri al giorno.
Una dieta varia, ad elevato contenuto di verdure di stagione, favorisce la regolarità e il benessere dell’intestino.
Esistono, però, verdure più utili in caso di stitichezza ed altre più astringenti.
Se il problema è la stipsi e si desidera, quindi, aumentare l’apporto delle verdure che favoriscono l’evacuazione, a secondo della stagione sarà opportuno aumentare il consumo di zucchine, bietole, spinaci, cavoli, cavolfiori e lattuga.
I minestroni e i passati di verdura mista, conditi con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, favoriscono la regolarità intestinale.
Anche la frutta è un’altra tipologia di alimenti da inserire con regolarità nella dieta per favorire il benessere e la regolarità dell’intestino.
Scegliere frutta di stagione aiuta a variare la dieta e a introdurre il giusto apporto di vitamine e nutrienti.
Pere e mele, soprattutto con la buccia; prugne, sia crude che cotte; meloni, kiwi, fichi, fragole.
La mela cotogna cotta, per il suo elevatissimo contenuto di pectina, una fibra alimentare, è uno dei cibi maggiormente indicati per favorire la regolarità intestinale.
Sono molto utili anche i semi oleosi (per esempio, noci e mandorle) e la frutta secca (per esempio, prugne, fichi e albicocche essiccati).
Altri cibi che aiutano la regolarità intestinale sono: Olio extravergine d’oliva.
Un cucchiaio di olio evo aggiunto a crudo agli alimenti favorisce il transito intestinale.
Un cucchiaino di olio evo può essere utilizzato anche come un vero e proprio lassativo naturale, soprattutto se assunto al mattino, a digiuno.
Anche l’olio di mandorle dolci è un lassativo naturale.
Tutti i legumi, grazie all’elevato contenuto di fibre alimentari, aiutano la regolarità intestinale.
Per favorire la funzionalità intestinale è opportuno aumentare il consumo di cereali integrali, più ricchi di fibre rispetto a quelli raffinati.
Anche il riso, se è integrale, aiuta la regolarità dell’intestino.
Lo Yogurt favorisce lo sviluppo della flora batterica intestinale e aiuta l’intestino a funzionare regolarmente.
In generale, comunque, un’alimentazione variata e ricca di alimenti vegetali, insieme a una corretta idratazione e a uno stile di vita attivo, aiutano il benessere dell’intestino e la sua regolarità.
Un altro esempio: Il kefir è un probiotico che aiuta il sistema immunitario grazie ai suoi molteplici batteri, ristabilisce l’equilibrio della flora intestinale.
L’importante è la continuità di apportare al nostro organismo un’alimentazione sana, ricca di nutrienti, poco lavorata dall’uomo e di stagione.
Così facendo riusciremo a compensare anche piccoli momenti di stress che mettono K.O. il nostro intestino e di conseguenza tutto il nostro corpo e la nostra salute.
Domande alla Naturopata
D: Per introdurre pre e probiotici con l’alimentazione, basta anche mangiare uno solo degli alimenti consigliati al giorno? Vanno cioè introdotti quotidianamente?
R: Si, un’alimentazione ricca di probiotici è fondamentale! Poi dipende sempre dallo stile di vita e se uno ha problemi o meno.
Se io sono in salute, vado bene d’intestino e non ho nessun tipo di problema non è necessario integrare o mangiare forzatamente cibi che in quel periodo non mi vanno.
D: Se invece ho bisogno di riequilibrarlo, un alimento che contiene probiotici al giorno va bene o ne devo introdurre di più?
R: Va bene, ma la risposta è sempre soggettiva! C ‘è a chi basta poco, chi invece deve fare un lavoro più complesso con l’alimentazione o integrazione.
D: Ci sono modi per accorgersene se si sta procedendo bene (vai in bagno regolarmente, ti senti più vuota e più libera)?
R: Sicuramente quello… la pancia si sgonfia moltissimo, digerisci bene, la pelle non ha sfoghi, ti sento meno stanca, niente mal di testa.
Ora dopo le feste natalizie, cerchiamo di farci del bene.
Gli strumenti ve li abbiamo dati 🙂
Buon equilibrio!
Se hai altre domande, lascia un commento qui sotto.
Fit with Fun in collaborazione con Elisabetta Sartini Naturopata e Personal Trainer
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